Come è nata la sua passione per l'architettura/design d'interni?
Fin da giovane ho sempre avuto ben chiara quale fosse la mia strada, e mi sono
specializzato nel settore dopo aver completato gli studi superiori e accumulato una lunga esperienza nell'azienda di famiglia, che è una vetreria di quarta generazione. Sono stato ispirato dalla mia famiglia, e senza timore di mettermi in gioco e rischiare, oggi sono un giovane professionista con il mio bagaglio di esperienza.
Mi sono specializzato nella
progettazione e realizzazione d'interni di lusso, creando
ambienti dal carattere deciso. Per me, la professione dell'I
nterior Designer è come un viaggio tra epoche e materiali, con l'orecchio sempre teso a captare storie da armonizzare, considerando sempre le esigenze tecniche e
spaziali dei miei clienti.
Secondo lei, che ruolo può avere la porta all'interno di un progetto, e cosa via ha spinti a scegliere una porta Ermetika?
La
porta diventa elemento cardine per dare continuità visiva agli ambienti senza interruzione soprattutto se a rivestirle ci sono boiserie, parato o gres porcellanato. Avevo da progettista e direttore artistico l'esigenza di trovare una porta che potesse garantirmi allo stesso tempo
continuità visiva senza tralasciare la
qualità dei prodotti impiegati. Le
porte filo muro Absolute Swing sono così un prodotto tanto versatile che ormai sono uno dei miei must. Senza nulla togliere all’importanza delle classiche
porte in legno o
vetro lavorate, preferisco mantenere fede alla mia idea di progetto dove il mood board è sacro.