Tutto quello che c’è da sapere sui sistemi di porte a scomparsa
Per alcuni sono le porte interno-muro, per altri sono le porte a scomparsa, qualcuno si azzarda anche a definirle porte a incasso. Comunque le vogliate chiamare sono ormai le protagoniste indiscusse di ogni ristrutturazione edilizia che si rispetti, e sono quasi lo standard nelle nuove costruzioni di un certo livello. Il grande successo delle porte a scomparsa nell’interior design attuale è dovuto ad alcuni semplici fattori: aumentano lo spazio calpestabile (di circa l’8%); si inseriscono perfettamente in qualsiasi stile di arredo; sono affidabili e sicure.
Ma la porta, di per se stessa, è solo una comprimaria, il vero protagonista è il controtelaio che sostituisce il muro ospitando la porta quando questa viene aperta.
Il controtelaio di una porta a scomparsa
Il controtelaio è una specie di cassonetto metallico realizzato in modo da integrarsi perfettamente con la parete. Viene infatti realizzato in due tipologie: intonacabile e per cartongesso.
Il tipo intonacabile ha una rete metallica sui due lati dove l’intonaco può far presa, asciugare e quindi essere dipinto nel colore desiderato. Il controtelaio per cartongesso ha invece delle piastre metalliche dove si possono agganciare i pannelli di cartongesso usando dei semplici tasselli.
Il controtelaio si può applicare in tutte le pareti dell’immobile, tranne quelle portanti e quelle in cui passa una canna fumaria. In questi casi si procede creando una finta parete di cartongesso a ridosso della parete originale e collocando lì dentro il controtelaio.
Lo scorrimento della porta
All’interno del controtelaio, in alto, viene collocato un binario, dentro questo scorrono i carrelli solidali con la porta. Lo scorrimento della porta in apertura e chiusura avviene quindi lungo questo binario, e qui diventa fondamentale la qualità costruttiva dei carrelli, che sono l’unico elemento in movimento del sistema controtelaio-porta. I carrelli Ermetika sono realizzati in nylon ad alta resistenza, possono sostenere fino a 100 kg per 100.000 cicli di apertura e chiusura, con un carico di rottura di 576 kg. Sono insomma stati progettati e realizzati per garantire scorrevolezza, silenziosità, robustezza e durata nel tempo.